martedì 5 febbraio 2013


La prima anima

Ti penso spesso in queste notti invernali
e m'attanaglia la paura di smarrire le linee del tuo viso
nel tentare almeno un poco di lenire il dolore.

Lutto antico se scalato sulle tacche della mia breve vita
porti ancora agli occhi le tue stille brucianti
nel ricordo di tutto il male procurato dalla progenie.

Poche storie narra la tua discendenza dei tempi che furono
io sola di tutta la stirpe divisa nel fiele ti commemoro
unica beneficiaria e custode della tua intima vera essenza.

Ti rivedo in una foto da giovane prigioniero collaborazionista
avevi trovato l'America e te la sei vissuta tutta
con quel piglio da attore cinematografico che hai sempre serbato.

Ma il vero te l'ho conosciuto già avanti negli anni
ormai anziano con le mani rugose e gli occhi da bambino
eri l'ideale compagno di giochi perché mai cresciuto.

Sapevi di dopobarba e tic tac all'arancia ultimo segno lasciato dal fumo
mi stringevi con quella pelle macchiata dal cardirene
portando ogni giorno il cognome di uno che non era tuo padre.

Condividevamo i nostri piccoli segreti
quante sigarette non hai fumato, quante bische non hai frequentato,
quanti soldi non hai speso, in quante partite non hai imbrogliato,
quante caramelle non hai divorato...
e io che crescevo pian piano con te piccolo furfante.

Quanto mi mancano quella complicità e quell'affetto così istintivi
le mattine sui pattini a rotelle mentre t'improvvisavi istruttore
le attese dei pranzi con me sul tavolo della sala a suggerirti i cruciverba.

Per quanto sputtanato sia il termine da tutti gli adolescenti veri o interiori
t'ho definito la mia anima gemella, il mio primo amore,
perché solo questo riesce forse ad esprimere la purezza del legame che c'è stato.

La tua perdita m'ha spezzato qualcosa dentro come se fossi malata
pure se consapevole dell'inevitabile solitudine del lutto
vorrei averti qui a tenermi la mano, oltre che il cuore.

Mi manchi davvero tanto che continuo a soffrire come se fosse ieri
ogni giorno in cui non chiudo la tristezza nella mia scatola di legno profumato
insieme ai ricordi di te freddo e agli abbracci che non ti ho dato.


IN MEMORIAM
R.G.